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lunedì 16 marzo 2015

Verbale riunione 13 febbraio 2015

Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma



Verbale seduta del:
Consiglio parrocchiale di AC allargato ai simpatizzanti (venerdì 13 febbraio 2015 ore 20.15).
Ordine del giorno:
1.     Approvazione del verbale della seduta precedente
2.     Pillola formativa a cura di don Manfredi De Odorico (convegno assistenti)
3.     Resoconto partecipazione ad attività diocesane e nazionali: iniziative mese della pace
4.     Decisione su possibile uscita
5.     Varie ed eventuali

Presenti: Chiara Sancin, Giuliana Jicmon, Valentina De Paolis, Matteo De Persio, Marco Santucci, don Manfredi De Odorico.
Assistente giustificato: Roberta Lancellotti, Sara Magliano

L’incontro inizia con un momento di preghiera ricordando la recente elezione del Presidente Mattarella, che proviene dalle fila dell’Azione Cattolica, avendo ricoperto in anni giovanili gli stessi incarichi che ora ha Roberta a livello diocesano e regionale nel MSAC. Si leggono anche alcuni passi del taccuino di Bachelet del 1964.
1.     Il verbale viene letto e approvato all’unanimità.
2.     Pillola formativa a cura di don Manfredi De Odorico (convegno assistenti)
Don Manfredi racconta del Convegno Assistenti dicendo che è stato un bel incontro e ha rappresentato uno scambio di come viene fatta l’AC nelle varie realtà mettendo in luce anche le relative problematiche. Le idee di fondo che in particolare don Manfredi ha colto nell’incontro sono stati:
-       importanza del MSAC
-       presentazione del cammino formativo/percorso per gli adulti
-       la necessità di lasciare spazio ai laici in modo che ci sia una reale collaborazione nel rispetto dei ruoli e delle esperienze che ognuno porta
-       la reale possibilità offerta e ribadita dalla CEI e dai vescovi di utilizzare i testi AC come percorso per l’iniziazione cristiana (preparazione alla cresima e alla comunione)
Don Manfredi poi sottolinea come la parola laico viene da Laos popolo che indica il battezzato che non deve essere passivo ma deve essere attivo nella chiesa con tutti i suoi diritti. Esso si distingue da laicismo.
3.     Resoconto partecipazione ad attività diocesane e nazionali: iniziative mese della pace
Veglia
Si riferisce che siamo andati in un gruppetto e che è stata una bella esperienza di Chiesa.
Carovana della pace
Si riferisce che si è cercato, anche se la partecipazione dei gruppi comunione e cresima è stata latitante, di coinvolgere comunque la comunità riferendo che cosa è stato fatto sia nel gruppo cresima che attraverso il coinvolgimento nella messa seguente con esposizione dei cartelloni, della preghiera e dell’oggetto ricevuto dalla parrocchia di Santa Maria in Trionfale.
I partecipanti come San Melchiade sono stati circa 20 tra cui i responsabili AC: Sara, Valentina, Giuliana, Chiara, Marco, 1 ragazzo cresima, 1 ragazza cresima, 2 amiche di Valentina, 2 amiche della ragazza cresima, 2 genitori, Matteo, Marco Gianfala, 1 genitore con un giovanissimo del gruppo di Roberta, 1 altro genitore. Altre persone erano iscritte ma all’ultimo minuto, per motivi di influenza o vari non sono venuti.
Si sottolinea che anche se sono stati dati molti avvisi, forse è mancato da parte della comunità, dei catechisti e dei responsabili parrocchiali, di sentire questo come un’occasione. Nonostante questo lo sforzo per una condivisione è stata da parte nostra massima.
4.     Decisione su possibile uscita
Chiara riferisce da parte di don Gustavo di una uscita che dovrebbe svolgersi a marzo con alcuni giovani e anche dell’estate in Albania, ma nessuno dei presenti si manifesta interessato.
Si chiede invece di informarsi su campi che vengono fatti da altre parrocchie per poter eventualmente fare un gemellaggio come AC sia per giovani che per giovanissimi. Ovviamente ci sarà come da calendario il campo giovanissimi dal 10-12 luglio.
Si chiede anche in formarsi sulla giornata mondiale prossima per poter vedere se ci si può aggregare a qualche realtà che già sta predisponendo il viaggio o anche alla stessa AC diocesana che dovrebbe muoversi in tal senso.
E’ possibile che si faccia una gita/uscita nei prossimi mesi.
5.     Varie ed eventuali
Si sollecita la partecipazione al ritiro parrocchiale. Parteciperà Chiara, Gianni, Valentina, Matteo, Giuliana.
Si sollecita una programmazione con i giovanissimi e la possibilità di verificare un campo con l’ultimo anno cresima di Valentina e Giuliana, magari recuperando anche quelli che hanno finito la cresima a ottobre.
Si riferisce che sono state consegnate le coperte alla Caritas, si è anche predisposto un messaggio di ringraziamento per aver risposto con grande generosità a questa iniziativa.
Si riferisce anche della partecipazione alla Camera nella giornata della memoria di Giuliana come MSAC.
Si chiede la possibilità di trattare nella pillola formativa anche alcune cose che riguardano più da vicino la catechesi (rosario, ecc).
Su proposta di don Manfredi si chiede se magari possiamo animare una adorazione eucaristica, cosa che don Manfredi chiederà al parroco.

Si decide che la prossima riunione è venerdì 13 marzo alle ore 20.15.


La verbalizzante                                                                                                    La presidente

Valentina De Paolis                                                                                               Chiara Sancin

venerdì 13 marzo 2015

Convocazione riunione 13 marzo 2015

Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma
Consiglio parrocchiale di AC aperto ai simpatizzanti (venerdì 13 marzo 2015 ore 20.15)
Ordine del giorno:
1.     Approvazione del verbale della seduta precedente
2.     Pillola formativa a cura di don Manfredi De Odorico
3.     Verifica e programmazione futura
4.     Varie ed eventuali

Chiara Sancin

Per riflettere da Apostolicam actousitatem
Introduzione
23. L'apostolato dei laici, sia esso esercitato dai singoli che dai cristiani consociati, dev'essere inserito, con il debito ordine, nell'apostolato di tutta la Chiesa; anzi l'unione con coloro che lo Spirito Santo ha posto a reggere la Chiesa di Dio (cfr. At 20,28) è un elemento essenziale dell'apostolato cristiano. Non meno necessaria è la collaborazione tra le varie iniziative di apostolato, che deve essere convenientemente predisposta dalla gerarchia. Infatti, per promuovere lo spirito di unione, affinché in tutto l'apostolato della Chiesa splenda la carità fraterna, si raggiungano le comuni finalità e siano evitate dannose rivalità, si richiede una stima vicendevole fra tutte le forme di apostolato nella Chiesa e un conveniente coordinamento, nel rispetto della natura propria di ciascuna (35). Ciò è sommamente conveniente quando una determinata attività nella Chiesa richiede l'armonia e la cooperazione apostolica dell'uno e dell'altro clero, dei religiosi e dei laici.
Rapporti con la gerarchia
24. Spetta alla gerarchia promuovere l'apostolato dei laici, fornire i principi e gli aiuti spirituali, ordinare l'esercizio dell'apostolato medesimo al bene comune della Chiesa, vigilare affinché la dottrina e le disposizioni fondamentali siano rispettate. L'apostolato dei laici ammette certamente vari tipi di rapporti con la gerarchia, secondo le svariate forme e diversi scopi dell'apostolato stesso. Sono molte infatti le iniziative apostoliche che vengono prese dalla libera volontà dei laici e sono rette dal loro prudente criterio. Mediante queste iniziative, in certe circostanze la missione della Chiesa può essere meglio adempiuta; perciò esse vengono non di rado lodate o raccomandate dalla gerarchia (36). Ma nessuna iniziativa rivendichi a se stessa la denominazione di « cattolica », se non interviene il consenso della legittima autorità ecclesiastica.
Alcune forme di apostolato dei laici vengono espressamente riconosciute dalla gerarchia in maniere diverse. L'autorità ecclesiastica, per il bene comune della Chiesa, può inoltre scegliere e promuovere in modo particolare alcune associazioni e iniziative aventi finalità immediatamente spirituali, per le quali assume una speciale responsabilità. Così la gerarchia, ordinando in diverse maniere l'apostolato secondo le circostanze, unisce più strettamente alcune forme di esso alla sua missione apostolica, rispettando tuttavia la natura propria e la distinzione dell'una e dell'altra, senza per questo togliere ai laici la necessaria facoltà di agire di propria iniziativa. Questo atto della gerarchia prende in vari documenti ecclesiastici il nome di « mandato ».
Infine la gerarchia affida ai laici alcuni compiti che sono più intimamente collegati con i doveri dei pastori, e ciò sia nell'esposizione della dottrina cristiana, sia in alcuni atti liturgici, sia nella cura delle anime. In forza di tale missione, i laici, nell'esercizio di questi compiti, sono pienamente soggetti alla direzione del superiore ecclesiastico.

Nei confronti delle opere e istituzioni di ordine temporale, il compito della gerarchia consiste nell'insegnare e interpretare autenticamente i principi dell'ordine morale che devono essere seguiti nelle cose temporali; inoltre è in suo potere giudicare, tutto ben considerato e servendosi dell'aiuto di esperti, della conformità di tali opere e istituzioni con i principi morali, e stabilire quali cose sono necessarie per custodire e promuovere i beni di ordine soprannaturale.

Verbale riunione 9 gennaio 2015

Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma



Verbale seduta del:
Consiglio parrocchiale di AC allargato ai simpatizzanti (venerdì 9 gennaio 2015 ore 20.15).
Ordine del giorno:
1.     Approvazione del verbale della seduta precedente
2.     Pillola formativa sul Concilio Vaticano II (continuazione con don Manfredi De Odorico sul Concilio Vaticano II)
3.     Resoconto partecipazione ad attività diocesane: festa giovanissimi, incontro formazione unitario educatori, cips,...
4.     Situazione vari gruppi e iniziative a cui si partecipa e proposte future
5.     Ultime cose per la carovana della pace e partecipazione a veglia pace
6.     Approvazione bilancio 2014
7.     Varie ed eventuali

Presenti: Chiara Sancin, Roberta Lancellotti, Giuliana Jicmon, Sara Magliano, Valentina De Paolis, Maddalena Gazzetta, Marco Santucci, don Manfredi De Odorico.
Assistente giustificato: Giuliana Jicmon.

L’incontro inizia con un momento di preghiera.
1.     Il verbale viene letto e approvato all’unanimità.
2.     Pillola formativa sul Concilio Vaticano II (continuazione con don Manfredi De Odorico sul Concilio Vaticano II)
Tale punto viene sostituito da una discussione aperta sul perché c’è poca gente che partecipa alla S. Messa a San Melchiade. Qualcuno dice che il clima è poco accogliente e freddo, qualcuno dice che c’è disparità di animazione tra le varie messe.
Don Manfredi spiega che per un po’ di tempo dovrà aiutare la parrocchia di San Luigi Gonzaga rimasta senza parroco.
3.     Resoconto partecipazione ad attività diocesane: festa giovanissimi, incontro formazione unitario educatori, cips,...
Festa giovanissimi
I partecipanti da tutta la diocesi erano circa 200 ragazzi, peccato che da San Melchiade ci fossero solo Marco, Maiolo e Roberta. Si sollecita magari un’altra volta di non far coincidere iniziative parrocchiali rivolte ai giovanissimi o giovani con quelle diocesane. Roberta racconta che sono state fatte le attività del MSAC per iniziare anche una equipe diocesana. La parte dei giovani invece è stata molto toccante in quanto ci sono state testimonianze di un genitore che ha perso una figlia e di un giovane impegnato contro la mafia.
Formazione unitaria
Ha partecipato Roberta e si è riflettuto sulla differenza che esiste nelle diverse parrocchie di pastorale.
CIPS
Roberta legge un commento di Giuliana sui CIPS che dice che è stata un’esperienza molto bella. Si è fatto un percorso di fiducia in se stessi. Il campo era un campo interregionale con circa 100 persone di tutto il Centro e circa 30 dal Lazio.
4.     Situazione vari gruppi e iniziative a cui si partecipa e proposte future
Gruppo giovanissimi
Si sta seguendo il percorso proposto dal testo formativo dei giovanissimi, ora si affronterà la tematica della fraternità.
La partecipazione è scarsa ma le persone che partecipano sono molto coinvolti. Si chiede a don Guastavo e a don Manfredi di cercare di ricoinvolgere quelli che hanno finito la cresima a novembre e di tenere contatti con quelli dell’oratorio (noi abbiamo già dato un segnale promuovendo un incontro sul MSAC con gli animatori dell’oratorio).
Si pensa ad una possibile proposta estiva giovanissimi a cura dell’AC, oltre al campo giovanissimi, coinvolgendo anche quelli del secondo anno cresima e in particolare il gruppo di Valentina e Giuliana.
Gruppo cresima
Valentina riferisce che stanno ancora facendo con Giovanni e riferisce come ora seguono il catechismo della CEI. A febbraio dovrebbero però riprendere a fare gruppo da soli.
Gruppo comunione
Sara dice che secondo lei stanno diminuendo di attenzione e che i ragazzi sono spinti dalle famiglie a partecipare, cosa che non fa bene per la gestione del gruppo stesso.
Iniziativa volantino domenica
Chiara riferisce che circa 40 persone usufruiscono di questo servizio che rappresenta un servizio per la parrocchia.
Iniziativa memoria storica AC
Chiara predispone una lettera in quaresima o prima di Pasqua per salutare e ringraziare tutti quelli che hanno fatto l’AC a San Melchiade, di cui si sono trovate tracce da prima degli anni 1960.
5.     Ultime cose per la carovana della pace e partecipazione a veglia pace
Ci si accorda per la partecipazione alla veglia pace dove ci sarà mons. Mansueto Bianchi.
Don Manfredi parteciperà alla riunione per gli assistenti organizzata a livello nazionale.
Per la carovana Valentina evidenzia come quest’anno ci siano sicuramente meno bambini, ma si è fatto sia cartelloni che si sono invitati tutti i gruppi.
6.     Approvazione bilancio 2014
Il bilancio viene approvato all’unanimità e si dispone di appenderlo al pubblico in bacheca.

Si decide che la prossima riunione è venerdì 13 febbraio alle ore 20.15, con inizio entro le ore 20.30 per permettere l’arrivo di Sara e Valentina.


La verbalizzante                                                                                                    La presidente

Valentina De Paolis                                                                                               Chiara Sancin

venerdì 13 febbraio 2015

Convocazione riunione 13 febbraio 2015

Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma
Consiglio parrocchiale di AC aperto ai simpatizzanti (venerdì 13 febbraio 2015 ore 20.15/20.30)
Ordine del giorno:
1.     Approvazione del verbale della seduta precedente
2.     Pillola formativa a cura di don Manfredi De Odorico (convegno assistenti)
3.     Resoconto partecipazione ad attività diocesane e nazionali: iniziative mese della pace
4.     Decisione su possibile uscita
5.     Varie ed eventuali

Chiara Sancin

Per riflettere da apostolicam actousitatem
L'Azione cattolica
20. Da diversi decenni i laici sono andati consacrandosi sempre più all'apostolato in molte nazioni e si sono raccolti in forme varie di attività e di associazioni che, in unione particolarmente stretta con la gerarchia, si sono occupate e si occupano di fini propriamente apostolici. Tra queste o anche altre simili del passato, sono soprattutto da ricordare quelle che, pur seguendo diversi metodi, hanno prodotto abbondantissimi frutti nel regno di Cristo e, meritatamente raccomandate e promosse dai romani Pontefici e da molti vescovi, hanno avuto da essi il nome di Azione cattolica e spessissimo sono state descritte come collaborazione dei laici all'apostolato gerarchico (34).
Queste forme di apostolato, si chiamino esse Azione cattolica o con altro nome, esercitano oggi un apostolato prezioso. Esse sono costituite dal concorso delle seguenti note caratteristiche prese tutte insieme:
a) Fine immediato di tali organizzazioni è il fine apostolico della Chiesa, cioè l'evangelizzazione e la santificazione degli uomini e la formazione cristiana della loro coscienza, in modo che riescano ad impregnare dello spirito evangelico le varie comunità e i vari ambienti.
b) I laici, collaborando con la gerarchia secondo il modo loro proprio, portano la loro esperienza e assumono la loro responsabilità nel dirigere tali organizzazioni, nel ponderare le circostanze in cui si deve esercitare l'azione pastorale della Chiesa e nella elaborazione ed esecuzione del loro programma di azione.
c) I laici agiscono uniti a guisa di corpo organico, affinché sia meglio espressa la comunità della Chiesa e l'apostolato riesca più efficace.
d) Questi laici, sia che si offrano spontaneamente, o siano invitati all'azione e alla cooperazione diretta con l'apostolato gerarchico, agiscono sotto la superiore direzione della gerarchia medesima, la quale può sancire tale cooperazione anche per mezzo di un « mandato » esplicito.
Le organizzazioni in cui, a giudizio della gerarchia, si trovano tutte insieme queste note, si devono ritenere Azione cattolica, anche se, per esigenze di luoghi e di popoli, prendono varie forme e nomi. Il sacro Concilio raccomanda vivamente queste istituzioni, che certamente in molti paesi rispondono alle necessità dell'apostolato della Chiesa; invita i sacerdoti e i laici che lavorano in esse a tradurre sempre più in atto le note sopra ricordate e a cooperare sempre fraternamente nella Chiesa con tutte le altre forme di apostolato.
Stima delle associazioni
21. Occorre stimare nel modo giusto tutte le associazioni di apostolato; quelle poi che la gerarchia secondo le necessità dei tempi e dei luoghi, ha lodato o raccomandato o ha deciso di istituire come più urgenti, vanno tenute in somma considerazione da sacerdoti, dai religiosi e dai laici e promosse secondo la natura propria di ciascuna di esse. Tra queste, soprattutto oggi, vanno certamente annoverate le associazioni e i gruppi internazionali dei cattolici.
I laici dediti al servizio della Chiesa a titolo speciale
22. Nella Chiesa sono degni di particolare onore e di raccomandazione quei laici, celibi o uniti in matrimonio, che si consacrano in perpetuo o temporaneamente al servizio delle istituzioni e delle loro opere con la propria competenza professionale. È per essa di grande gioia veder crescere sempre più il numero dei laici che offrono il proprio servizio alle associazioni e alle opere di apostolato, sia dentro i limiti della propria nazione, sia in campo internazionale, sia soprattutto nelle comunità cattoliche delle missioni e delle Chiese nascenti.

I pastori della Chiesa accolgano volentieri e con animo grato tali laici, procurino che la loro condizione soddisfi nella misura migliore possibile alle esigenze della giustizia, dell'equità e della carità, soprattutto in merito all'onesto sostentamento loro e della famiglia, e che essi godano della necessaria formazione, di conforto e di stimoli spirituali.