Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma
Consiglio parrocchiale di AC aperto ai simpatizzanti (giovedì 10 aprile
2014 ore 20.15/20.30 – inizio alle ore 20.30).
Ordine del giorno:
1.
Approvazione del bilancio consuntivo
2.
Resoconto partecipazione ad appuntamenti parrocchiali,
diocesani e nazionali
3.
Andamento gruppi e servizi
4.
Appuntamenti prossimi fino a giugno ed estivi
parrocchiali, diocesani e nazionali
5.
Varie ed eventuali
Chiara Sancin
Per riflettere
CAPITOLO III-VARI CAMPI DI APOSTOLATO
(Apostolicam Actuositatem)
9. I laici esercitano il loro
multiforme apostolato tanto nella Chiesa che nel mondo. Su questo duplice
fronte si aprono svariati campi di attività apostolica di cui ricordiamo i
principali. Essi sono: le comunità ecclesiali, la famiglia, i giovani,
l'ambiente sociale, l'ordine nazionale e internazionale. Siccome poi ai nostri
giorni le donne prendono parte sempre più attiva a tutta la vita sociale, è di
grande importanza una loro più larga partecipazione anche nei vari campi
dell'apostolato della Chiesa.
Le comunità ecclesiali….
(punto 10 già fatto in altro consiglio parrocchiale)
La famiglia
11. Poiché il Creatore di tutte le cose
ha costituito il matrimonio quale principio e fondamento dell'umana società e, con
la sua grazia, l'ha reso sacramento grande in riferimento a Cristo e alla
Chiesa (cfr. Ef 5,32), l'apostolato dei coniugi e delle famiglie acquista una
singolare importanza sia per la Chiesa sia per la società civile.
I coniugi cristiani sono cooperatori
della grazia e testimoni della fede l'uno per l'altro, nei confronti dei figli
e di tutti gli altri familiari. Sono essi i primi araldi della fede ed
educatori dei loro figli; li formano alla vita cristiana e apostolica con la
parola e con l'esempio, li aiutano con prudenza nella scelta della loro
vocazione e favoriscono con ogni diligenza la sacra vocazione eventualmente in
essi scoperta.
Sono sempre stati doveri dei coniugi,
ed oggi sono la parte principale del loro apostolato:
a) manifestare e comprovare, con
l'esempio della propria vita, l'indissolubilità e la santità del vincolo
matrimoniale;
b) affermare con fortezza il diritto e
il dovere che spetta per natura ai genitori e ai tutori di educare
cristianamente la prole;
c) difendere la dignità e la legittima
autonomia della famiglia. Essi dunque e gli altri fedeli collaborino con gli
uomini di buona volontà, affinché nella legislazione civile siano sanciti e
difesi questi sacri diritti; perché nel governo della società si tenga conto
delle esigenze familiari per quanto riguarda l'alloggio, l'educazione dei
fanciulli, le condizioni di lavoro, la sicurezza sociale e gli oneri fiscali;
nella regolamentazione dell'emigrazione si salvaguardi nel modo più assoluto la
convivenza della famiglia (20).
La famiglia ha ricevuto da Dio la
missione di essere la cellula prima e vitale della società. E essa adempirà
tale missione se, mediante il mutuo affetto dei membri e la preghiera elevata a
Dio in comune, si mostrerà come il santuario domestico della Chiesa; se tutta
la famiglia si inserirà nel culto liturgico della Chiesa; se infine praticherà
una fattiva ospitalità e se promuoverà la giustizia e le buone opere a servizio
di tutti i fratelli che si trovano in necessità.
Fra le svariate opere dell'apostolato
familiare, ci sia concesso enumerare le seguenti: adottare come figli i bambini
abbandonati, accogliere con benevolenza i forestieri, dare il proprio
contributo nella direzione delle scuole, consigliare e aiutare gli adolescenti,
aiutare i fidanzati a prepararsi meglio al matrimonio, collaborare alle opere
catechistiche, sostenere i coniugi e le famiglie nelle loro difficoltà
materiali e morali, provvedere ai vecchi non solo l'indispensabile, ma anche
renderli partecipi equamente dei frutti del progresso economico.
Le famiglie cristiane le quali in tutta
la loro vita si mostrano coerenti con il Vangelo e mostrano con l'esempio cosa
sia il matrimonio cristiano, offrono al mondo una preziosissima testimonianza
cristiana, sempre e dovunque, ma in modo speciale nelle regioni in cui viene
annunziato per la prima volta il Vangelo, oppure la Chiesa si trova tuttora nei
suoi inizi o urta contro gravi ostacoli (21).
Affinché possano raggiungere più
facilmente le finalità del loro apostolato, può essere opportuno che le
famiglie si uniscano in qualche associazione (22).
I giovani
12. I giovani esercitano un influsso di
somma importanza nella società odierna (23). Le circostanze della loro vita, la
mentalità e gli stessi rapporti con la propria famiglia sono grandemente
mutati. Essi passano spesso troppo rapidamente ad una nuova condizione sociale
ed economica. Mentre cresce sempre più la loro importanza sociale ed anche
politica, appaiono quasi impari ad affrontare adeguatamente i loro nuovi
compiti.
L'accresciuto loro peso nella società
esige da essi una corrispondente attività apostolica; del resto lo stesso
carattere naturale li dispone a questo. Col maturare della coscienza della
propria personalità, spinti dall'ardore della vita e dalla loro esuberanza,
assumono le proprie responsabilità e desiderano prendere il loro posto nella
vita sociale e culturale: zelo questo che, se è impregnato dallo spirito di
Cristo e animato da obbedienza ed amore verso i pastori della Chiesa, fa
sperare abbondantissimi frutti. I giovani debbono divenire i primi e immediati
apostoli dei giovani, esercitando da loro stessi l'apostolato fra di loro,
tenendo conto dell'ambiente sociale in cui vivono (24).
Gli adulti procurino d'instaurare con i
giovani un dialogo amichevole passando sopra la distanza dell'età, di
conoscersi reciprocamente e di comunicarsi reciprocamente le proprie ricchezze
interiori. Stimolino i giovani all'apostolato anzitutto con l'esempio, e, all
occasione, con un prudente consiglio e con un valido aiuto. I giovani nutrano
rispetto e fiducia verso gli adulti; quantunque siano inclinati naturalmente
alle novità, apprezzino come meritano le buone tradizioni.
Anche i fanciulli hanno la loro
attività apostolica. Secondo le proprie forze sono veri testimoni viventi di
Cristo tra i compagni.
Dall’esortazione apostolica Evangelii
Gaudium
La famiglia
66. La famiglia attraversa una crisi
culturale profonda, come tutte le comunità e i legami sociali. Nel caso della
famiglia, la fragilità dei legami diventa particolarmente grave perché si
tratta della cellula fondamentale della società, del luogo dove si impara a
convivere nella differenza e ad appartenere ad altri e dove i genitori
trasmettono la fede ai figli. Il matrimonio tende ad essere visto come una mera
forma di gratificazione affettiva che può costituirsi in qualsiasi modo e
modificarsi secondo la sensibilità di ognuno. Ma il contributo indispensabile
del matrimonio alla società supera il livello dell’emotività e delle necessità
contingenti della coppia. Come insegnano i Vescovi francesi, non nasce «dal
sentimento amoroso, effimero per definizione, ma dalla profondità dell’impegno
assunto dagli sposi che accettano di entrare in una comunione di vita totale».[60]
I laici
102. I laici sono semplicemente
l’immensa maggioranza del popolo di Dio. Al loro servizio c’è una minoranza: i
ministri ordinati. È cresciuta la coscienza dell’identità e della missione del
laico nella Chiesa. Disponiamo di un numeroso laicato, benché non sufficiente,
con un radicato senso comunitario e una grande fedeltà all’impegno della
carità, della catechesi, della celebrazione della fede. Ma la presa di
coscienza di questa responsabilità laicale che nasce dal Battesimo e dalla
Confermazione non si manifesta nello stesso modo da tutte le parti. In alcuni
casi perché non si sono formati per assumere responsabilità importanti, in
altri casi per non aver trovato spazio nelle loro Chiese particolari per poter
esprimersi ed agire, a causa di un eccessivo clericalismo che li mantiene al
margine delle decisioni. Anche se si nota una maggiore partecipazione di molti
ai ministeri laicali, questo impegno non si riflette nella penetrazione dei
valori cristiani nel mondo sociale, politico ed economico. Si limita molte
volte a compiti intraecclesiali senza un reale impegno per l’applicazione del
Vangelo alla trasformazione della società. La formazione dei laici e
l’evangelizzazione delle categorie professionali e intellettuali rappresentano
un’importante sfida pastorale.
I giovani
105. La pastorale giovanile, così come
eravamo abituati a svilupparla, ha sofferto l’urto dei cambiamenti sociali. I
giovani, nelle strutture abituali, spesso non trovano risposte alle loro
inquietudini, necessità, problematiche e ferite. A noi adulti costa ascoltarli
con pazienza, comprendere le loro inquietudini o le loro richieste, e imparare
a parlare con loro nel linguaggio che essi comprendono. Per questa stessa
ragione le proposte educative non producono i frutti sperati. La proliferazione
e la crescita di associazioni e movimenti prevalentemente giovanili si possono
interpretare come un’azione dello Spirito che apre strade nuove in sintonia con
le loro aspettative e con la ricerca di spiritualità profonda e di un senso di
appartenenza più concreto. È necessario, tuttavia, rendere più stabile la
partecipazione di queste aggregazioni all’interno della pastorale d’insieme
della Chiesa.[76]
106. Anche se non sempre è facile
accostare i giovani, si sono fatti progressi in due ambiti: la consapevolezza
che tutta la comunità li evangelizza e li educa, e l’urgenza che essi abbiano
un maggiore protagonismo. Si deve riconoscere che, nell’attuale contesto di
crisi dell’impegno e dei legami comunitari, sono molti i giovani che offrono il
loro aiuto solidale di fronte ai mali del mondo e intraprendono varie forme di
militanza e di volontariato. Alcuni partecipano alla vita della Chiesa, danno
vita a gruppi di servizio e a diverse iniziative missionarie nelle loro diocesi
o in altri luoghi. Che bello che i giovani siano “viandanti della fede”, felici
di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza, in ogni angolo della terra!