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sabato 9 novembre 2013

Convocazione riunione 8 novembre 2013

Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma
Consiglio parrocchiale di AC  aperto ai simpatizzanti (venerdì 8 novembre 2013 ore 20.15).
Ordine del giorno:
1.     lettura e approvazione del verbale della seduta precedente
2.     Pillola formativa
3.     Racconto dell’esperienza di partecipazione alla scuola di giornalismo (hanno partecipato Roberta, Maddalena, Tommaso, Alice)
4.     Organizzazione dell’assemblea parrocchiale elettiva e della festa dell’adesione (mod. votazione documento, linee programmatiche e incarichi – 8 dicembre 2013)
5.     Andamento gruppi e servizi (servizio asciugamani/caritas, supporto al banco alimentare, gruppo giovanissimi, servizio alle cresime, dopocomunione, comunione e piccolissimi)
6.     Appuntamenti diocesani - partecipazione(incontro di formazione del 10 novembre alle ore 15.45 e festa giovanissimi del 16 novembre h 18)
7.     Resoconto vendita torte e come investire i soldi ricavati
8.     Collaborazione con iniziativa libri Fanny e gruppo famiglie
9.     varie ed eventuali
Chiara Sancin

PREGHIERA PER L’ANNO DELLA FEDE
Credo 
Niceno-Costantinopolitano

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, 
di tutte le cose visibili e invisibili. 
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, 
generato, non creato della stessa sostanza del Padre; 
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria 
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, mori e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, 
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, 
e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo,che è Signore e dà la vita, 
e procede dal Padre e dal Figlio. 
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.

Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà.
Amen.


CAPITOLO II (Apostolicam Actuositatem)
L'animazione cristiana dell'ordine temporale
7. Quanto al mondo, è questo il disegno di Dio: che gli uomini, con animo concorde, instaurino e perfezionino sempre più l'ordine delle realtà temporali.
Tutto ciò che compone l'ordine temporale, cioè i beni della vita e della famiglia, la cultura, l'economia, le arti e le professioni, le istituzioni della comunità politica, le relazioni internazionali e così via, la loro evoluzione e il loro progresso, non sono soltanto mezzi con cui l'uomo può raggiungere il suo fine ultimo, ma hanno un valore proprio, riposto in essi da Dio, sia considerati in se stessi, sia considerati come parti di tutto l'ordine temporale: « E Dio vide tutte le cose che aveva fatto, ed erano assai buone » (Gen 1,31). Questa loro bontà naturale riceve una speciale dignità dal rapporto che essi hanno con la persona umana a servizio della quale sono stati creati. Infine piacque a Dio unificare in Cristo Gesù tutte le cose naturali e soprannaturali, « affinché egli abbia il primato sopra tutte le cose» (Col 1,18). Questa destinazione, tuttavia, non solo non priva l'ordine delle realtà temporali della sua autonomia, dei suoi propri fini, delle sue proprie leggi, dei suoi propri mezzi, della sua importanza per il bene dell'uomo, ma anzi ne perfeziona la forza e il valore e nello stesso tempo lo adegua alla vocazione totale dell'uomo sulla terra.
Nel corso della storia, l'uso delle cose temporali è stato macchiato da gravi manchevolezze, perché gli uomini, in conseguenza del peccato originale, spesso sono caduti in moltissimi errori intorno al vero Dio, alla natura dell'uomo e ai principi della legge morale: allora i costumi e le istituzioni umane sono stati corrotti e non di rado conculcata la stessa persona umana. Anche ai nostri giorni, non pochi, ponendo un'eccessiva fiducia nel progresso delle scienze naturali e della tecnica inclinano verso una specie di idolatria delle cose temporali, fattisi piuttosto schiavi che padroni di esse.
È compito di tutta la Chiesa aiutare gli uomini affinché siano resi capaci di ben costruire tutto l'ordine temporale e di ordinarlo a Dio per mezzo di Cristo.
È compito dei pastori enunciare con chiarezza i principi circa il fine della creazione e l'uso del mondo, dare gli aiuti morali e spirituali affinché l'ordine temporale venga instaurato in Cristo.
I laici devono assumere il rinnovamento dell'ordine temporale come compito proprio e in esso, guidati dalla luce del Vangelo e dal pensiero della Chiesa e mossi dalla carità cristiana, operare direttamente e in modo concreto; come cittadini devono cooperare con gli altri cittadini secondo la specifica competenza e sotto la propria responsabilità; dappertutto e in ogni cosa devono cercare la giustizia del regno di Dio.
L'ordine temporale deve essere rinnovato in modo che, nel rispetto integrale delle leggi sue proprie, sia reso più conforme ai principi superiori della vita. cristiana e adattato alle svariate condizioni di luogo di tempo e di popoli. Tra le opere di simile apostolato si distingue eminentemente l'azione sociale dei cristiani. Il Concilio desidera oggi che essa si estenda a tutto l'ambito dell'ordine temporale, anche a quello della cultura (12).

Dal catechismo della Chiesa Cattolica
II. I fedeli laici

897 « Col nome di laici si intendono qui tutti i fedeli a esclusione dei membri dell'ordine sacro e dello stato religioso riconosciuto dalla Chiesa, i fedeli cioè, che, dopo essere stati incorporati a Cristo col Battesimo e costituiti popolo di Dio, e nella loro misura resi partecipi della funzione sacerdotale, profetica e regale di Cristo, per la loro parte compiono, nella Chiesa e nel mondo, la missione propria di tutto il popolo cristiano ».434

La vocazione dei laici

898 « Per loro vocazione è proprio dei laici cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio. [...] A loro quindi particolarmente spetta illuminare e ordinare tutte le realtà temporali, alle quali essi sono strettamente legati, in modo che sempre siano fatte secondo Cristo, e crescano e siano di lode al Creatore e al Redentore ».435

899 L'iniziativa dei cristiani laici è particolarmente necessaria quando si tratta di scoprire, di ideare mezzi per permeare delle esigenze della dottrina e della vita cristiana le realtà sociali, politiche ed economiche. Questa iniziativa è un elemento normale della vita della Chiesa:

« I fedeli laici si trovano sulla linea più avanzata della vita della Chiesa; grazie a loro, la Chiesa è il principio vitale della società. Per questo essi soprattutto devono avere una coscienza sempre più chiara non soltanto di appartenere alla Chiesa, ma di essere la Chiesa, cioè la comunità dei fedeli sulla terra sotto la guida dell'unico capo, il Papa, e dei Vescovi in comunione con lui. Essi sono la Chiesa ».436

900 I laici, come tutti i fedeli, in virtù del Battesimo e della Confermazione, ricevono da Dio l'incarico dell'apostolato; pertanto hanno l'obbligo e godono del diritto, individualmente o riuniti in associazioni, di impegnarsi affinché il messaggio divino della salvezza sia conosciuto e accolto da tutti gli uomini e su tutta la terra; tale obbligo è ancora più pressante nei casi in cui solo per mezzo loro gli uomini possono ascoltare il Vangelo e conoscere Cristo. Nelle comunità ecclesiali, la loro azione è così necessaria che, senza di essa, l'apostolato dei Pastori, la maggior parte delle volte, non può raggiungere il suo pieno effetto.437

Il Cardinale Jorge Mario Bergoglio all'Azione cattolica argentina in occasione dell'80° anniversario della sua presenza associativa nel Paese
“L’uomo e la donna che vogliono vivere il loro battesimo devono andare verso le periferie, verso le periferie geografiche, le periferie culturali, le periferie esistenziali, devono andare con questa proposta evangelica. Se vivete l’appartenenza all’Azione Cattolica con forza dovete vivere in questa tensione, una tensione tra l'interiorità dell’incontro con Gesù che vi spinge verso fuori e pone tutto in  questione, tra un andare e un tornare continuo. Un uomo, una donna, un giovane, una giovane, un ragazzo, una ragazza di Azione Cattolica che non impari questa sapienza spirituale della tensione, non vive bene il suo apostolato di Azione Cattolica”.

Card Vallini in occasione dell’apertura dell’anno della fede
"Custodiamo integro il grande patrimonio del Concilio, impaniamoci a ravvivare quella positiva tensione interiore, come ci ha chiesto oggi Benedetto XVI. Tanto cammino e' stato compiuto tanto ne resta da fare. Grazie per aver accettato di partecipare a questo pellegrinaggio che ricorda in qualche modo quella sera che la luna brillava nel cielo, e invitava tutti a invocare una nuova aurora per la Chiesa e per il mondo. Quella sera iniziava in Vaticano il Concilio che ha risvegliato immense energie morali e spirituali e la Chiesa si e' cosi' presentata come la comunita' che ascolta la Parola, il popolo di Dio che guarda al mondo non per condannarlo, nella certezza che Dio opera nella storia".


Verbale riunione 11 ottobre 2013

Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma
Verbale seduta del:
Consiglio parrocchiale di AC allargato ai simpatizzanti (venerdì 11 ottobre 2013 ore 20.00).
Ordine del giorno:
1.     lettura e approvazione del verbale della seduta precedente
2.     Pillola formativa
3.     Racconto dell’esperienza di partecipazione al campo diocesano di AC
4.     Organizzazione del percorso assembleare come AC
5.     Prime impressioni dai gruppi
6.     varie ed eventuali

Presenti: Chiara Sancin, Roberta Lancellotti, Giuliana Jicmon, Valentina De Paolis, Marco Santucci, Sara Magliano, Paula Iancau, don Guastavo
Assenti giustificati: Alessia Martini, Giordana Faucci.
L’incontro inizia con un momento di preghiera e la pillola formativa.
1.     lettura e approvazione del verbale della seduta precedente: Il verbale viene letto e approvato all’unanimità, verrà come al solito pubblicato nel relativo blog.
2.     Pillola formativa
Si sottolinea come ribadisce il Concilio che il rapporto tra laici e sacerdoti è di corresponsabilità. Don Gustavo ribadisce il compito della testimonianza della fede, che è dono di Dio. Valentina e Roberta sottolineano l’importanza della missione che è fondamentale per essere cristiani nel nostro tempo. Sara sottolinea quanto sia difficile essere cristiani nel nostro tempo e in questa società. Si parla anceh della tragedia di Lampedusa e dopo discussione si sottolinea anche che è compito del cristiano fare il proprio dovere e aiutare anche nelle difficoltà.
Roberta sottolinea anche l’importanza di rimettersi alla coscienza personale come metro per tutte le cose, come si dice nella prima frase che abbiamo meditato.
3.     Racconto dell’esperienza di partecipazione al campo diocesano di AC
Tutti i partecipanti all’incontro concordano su alcuni punti fondamentali: bella esperienza e relatori di altissima qualità in particolare don Andrea Lonardo e don Giampiero. Si propone anche di invitarli a San Melchiade.
4.     Organizzazione del percorso assembleare come AC
Chiara presenta la bozza del documento dell’Assemblea diocesana di Ac che va votato ed eventualmente emendato. Chiede a ciascuno di leggerlo e prepararsi per la discussione il giorno in cui facciamo l’assemblea.
L’assemblea AC parrocchiale si decide di farla il giorno 8 dicembre. Le modalità organizzative le decideremo nel prossimo incontro di consiglio parrocchiale. In quella occasione bisognerà anche verificare come animare la messa almeno per la parte che riguarda la benedizione delle tessere/adesione.
5.     Prime impressioni dai gruppi
Piccolissimi: Sara e Paula sono molto contente dell’esperienza. Le giornate saranno venerdì’ e giovedì a settimane alterne. Probabilmente saltuariamente qualcuno del gruppo di Roberta presterà servizio di affiancamento.
Servizio comunione: Sara è molto contenta della bella collaborazione che si è instaurata con la catechista Anna.
Servizio cresime: Giuliana e Valentina sono contente di questa nuova esperienza e sono tutti molto partecipi e si stanno coordinando con don Rodrigo che è il referente cresime.
Giovanissimi: Roberta e Marco sono molto contenti, il numero di persone è di circa 10. Roberta inoltre mette in evidenza che è disponibile ad aiutare Andrea e Giulia che hanno iniziato il servizio come animatori del dopocomunione/cresima.
Servizio ultimo anno cresime: Marco dice che i ragazzi stanno seguendo il gruppo.
6.     varie ed eventuali
Si presentano i volantini di ringraziamento delle torte dell’altra volta e quello aggiornato dell’AC da mettere in bacheca.
Valentina si prende in carico di fare il volantino sulla raccolta degli asciugamani.
Si ricorda che la domenica seguente c’è la vendita delle torte, Roberta manderà l’organizzazione delle varie disponibilità per le varie messe in quanto molti del suo gruppo sono coinvolti.
Si ricorda che il giorno 10 novembre c’è l’incontro di formazione diocesano per i responsabili ed educatori, che il 16 novembre c’è l’incontro diocesano giovanissimi e che l’ultima domenica di gennaio c’è la carovana della pace alla quale abbiamo deciso di partecipare con i relativi gruppi.
La riunione si chiude alle ore 21.30.
La prossima riunione è venerdì 8 novembre alle ore 20.15.


La verbalizzante                                                                                                     la Presidente


Paula Iancau                                                                                                          Chiara Sancin

domenica 13 ottobre 2013

Ringraziamento

Grazie a tutti quelli che a maggio 2013 hanno partecipato alla vendita delle torte, abbiamo ricavato 225 euro che abbiamo INVESTITO IN FORMAZIONE.
Sono infatti serviti per dare un contributo economico a:
-        5 giovani/giovanissimi per la partecipazione al campo estivo diocesano di formazione
-        3 giovani/giovanissimi per partecipare ad un campo nazionale di formazione
-        6 giovani/giovanissimi per partecipare al campo diocesano unitario di formazione

Oggi 13 ottobre 2013 dalla vendita delle torte abbiamo ricavato 320 euro che continueremo ad INVESTIRE IN FORMAZIONE.

Grazie a tutti!

mercoledì 9 ottobre 2013

Convocazione riunione 11 ottobre 2013


Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma

Consiglio parrocchiale di AC  aperto ai simpatizzanti (venerdì 11 ottobre 2013 ore 20.00).

Ordine del giorno:
1.     lettura e approvazione del verbale della seduta precedente
2.     Pillola formativa
3.     Racconto dell’esperienza di partecipazione al campo diocesano di AC
4.     Organizzazione del percorso assembleare come AC
5.     Prime impressioni dai gruppi
6.     varie ed eventuali

Chiara Sancin

CAPITOLO II (Apostolicam Actuositatem)
Introduzione
5. L'opera della redenzione di Cristo ha per natura sua come fine la salvezza degli uomini, però abbraccia pure il rinnovamento di tutto l'ordine temporale. Di conseguenza la missione della Chiesa non mira soltanto a portare il messaggio di Cristo e la sua grazia agli uomini, ma anche ad animare e perfezionare l'ordine temporale con lo spirito evangelico. I laici, dunque, svolgendo tale missione della Chiesa, esercitano il loro apostolato nella Chiesa e nel mondo, nell'ordine spirituale e in quello temporale. Questi ordini, sebbene siano distinti, tuttavia sono così legati nell'unico disegno divino, che Dio stesso intende ricapitolare in Cristo tutto il mondo per formare una creazione nuova: in modo iniziale sulla terra, in modo perfetto alla fine del tempo. Nell'uno e nell'altro ordine il laico, che è simultaneamente membro del popolo di Dio e della città degli uomini, deve continuamente farsi guidare dalla sua unica coscienza cristiana.
L'apostolato di evangelizzazione e di santificazione
6. La missione della Chiesa ha come scopo la salvezza degli uomini, che si raggiunge con la fede in Cristo e con la sua grazia. Perciò l'apostolato della Chiesa e di tutti i suoi membri è diretto prima di tutto a manifestare al mondo il messaggio di Cristo con la parola e i fatti e a comunicare la sua grazia. Ciò viene effettuato soprattutto con il ministero della parola e dei sacramenti, affidato in modo speciale al clero, nel quale anche i laici hanno la loro parte molto importante da compiere « per essere anch'essi cooperatori della verità » (3 Gv 8). È specialmente in questo ordine che l'apostolato dei laici e il ministero pastorale si completano a vicenda.
Molte sono le occasioni che si presentano ai laici per esercitare l'apostolato dell'evangelizzazione e della santificazione. La stessa testimonianza della vita cristiana e le opere buone compiute con spirito soprannaturale hanno la forza di attirare gli uomini alla fede e a Dio; il Signore dice infatti: « Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini in modo che vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli» (Mt 5,16).
Tuttavia tale apostolato non consiste soltanto nella testimonianza della vita; il vero apostolo cerca le occasioni per annunziare Cristo con la parola sia ai non credenti per condurli alla fede, sia ai fedeli per istruirli, confermarli ed indurli ad una vita più fervente; « poiché l'amore di Cristo ci sospinge » (2 Cor 5,14) e nel cuore di tutti devono echeggiare le parole dell'Apostolo: «Guai a me se non annunciassi il Vangelo » (1 Cor 9,16) (11).
Siccome m questo nostro tempo nascono nuove questioni e si diffondono gravissimi errori che cercano di abbattere dalle fondamenta la religione, l'ordine morale e la stessa società umana, questo sacro Concilio esorta vivamente tutti i laici, perché secondo la misura dei loro talenti e della loro formazione dottrinale, e seguendo il pensiero della Chiesa, adempiano con diligenza anche maggiore la parte loro spettante nell'enucleare, difendere e rettamente applicare i principi cristiani ai problemi attuali.