Questo blog raccoglie i verbali delle riunioni organizzative del consiglio parrocchiale di AC della parrocchia San Melchiade, Roma. Potete trovare immagini, iniziative e altre info sulle singole attività all'indirizzo fb:https://www.facebook.com/acsanmelchiade
Visualizzazioni totali
venerdì 12 dicembre 2014
Per tutti gli aderenti AC ricordiamo che è attiva la convenzione "AssicurACI" (per infortuni e responsabilità civile), in occasione di attività ed eventi promossi dall'ACI e svolte in parrocchia, in diocesi, e a livello nazionale. Sono attive anche delle convenzioni con i Caf dell'ACLI e con Entour Tour Operator ACLI. Inoltre, per gli aderenti, su tutti i libri AVE acquistati presso il centro diocesano c'è lo sconto del 10% e la possibilità di ritirare gratuitamente la nuova tessera diocesano fedeltà AVE.
mercoledì 26 novembre 2014
Convocazione riunione 21 novembre 2014
Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma
Consiglio
parrocchiale di AC aperto ai simpatizzanti (venerdì 21 novembre 2014 ore 20.15/20.30)
Ordine del giorno:
1.
Approvazione del verbale della seduta precedente
2.
Pillola formativa sul Concilio Vaticano II
(possibile intervento, come richiesto nella riunione precedente, da parte di
don Manfredi De Odorico del racconto della sua esperienza di vissuto sul
Concilio Vaticano II)
3.
Organizzazione vendita torte
4.
Notizie varie su storia Ac a Labaro, adesione,
iniziative diocesane (carovana pace)
5.
Situazione AC vari gruppi
6.
Varie ed eventuali
Chiara Sancin
Per
riflettere
Importanza
dell'apostolato organizzato
18.
I fedeli sono dunque chiamati ad esercitare l'apostolato individuale nelle
diverse condizioni della loro vita; tuttavia ricordino che l'uomo, per natura
sua, è sociale e che piacque a Dio di riunire i credenti in Cristo per farne il
popolo di Dio (cfr. 1 Pt 2,5-10) e un unico corpo (cfr. 1 Cor 12,12). Quindi
l'apostolato associato corrisponde felicemente alle esigenze umane e cristiane
dei fedeli e al tempo stesso si mostra come segno della comunione e dell'unità
della Chiesa in Cristo che disse: « Dove sono due o tre riuniti in mio nome, io
sono in mezzo a loro » (Mt 18,20).
Perciò
i fedeli esercitino il loro apostolato accordandosi su uno stesso fine (28).
Siano apostoli tanto nelle proprie comunità familiari, quanto in quelle
parrocchiali e diocesane, che già sono esse stesse espressione del carattere
comunitario dell'apostolato, e in quelle libere istituzioni nelle quali si
vorranno riunire.
L'apostolato
associato è di grande importanza anche perché sia nelle comunità ecclesiali,
sia nei vari ambienti, spesso richiede di essere esercitato con azione comune.
Infatti le associazioni erette per un'attività apostolica in comune sono di
sostegno ai propri membri e li formano all'apostolato, ordinano e guidano la
loro azione apostolica, così che possono sperarsi frutti molto più abbondanti
che non se i singoli operassero separatamente.
Nelle
attuali circostanze, poi, è assolutamente necessario che nell'ambiente di
lavoro dei laici sia rafforzata la forma di apostolato associata e organizzata,
poiché solo la stretta unione delle forze è in grado di raggiungere pienamente
tutte le finalità dell'apostolato odierno e di difenderne validamente i frutti
(29). In questo campo è cosa particolarmente importante che l'apostolato incida
anche sulla mentalità generale e sulle condizioni sociali di coloro ai quali si
rivolge; altrimenti i laici saranno spesso impari a sostenere la pressione sia
della pubblica opinione sia delle istituzioni.
Molteplicità
di forme dell'apostolato associato
19.
Grande è la varietà delle associazioni apostoliche alcune si propongono il fine
apostolico generale della Chiesa (30); altre in particolare il fine
dell'evangelizzazione e della santificazione; altre attendono ai fini
dell'animazione cristiana dell'ordine delle realtà temporali; altre rendono in
modo speciale testimonianza a Cristo con le opere di misericordia e di carità.
Tra
queste associazioni vanno considerate in primo luogo quelle che favoriscono e
rafforzano una più intima unità tra la vita pratica dei membri e la loro fede.
Le associazioni non sono fine a se stesse, ma devono servire a compiere la
missione della Chiesa nei riguardi del mondo: la loro incidenza apostolica
dipende dalla conformità con le finalità della Chiesa, nonché dalla
testimonianza cristiana e dallo spirito evangelico dei singoli membri e di
tutta l'associazione.
Inoltre
la missione universale della Chiesa, in considerazione del progresso delle
istituzioni e sotto la spinta del rapido evolversi della società odierna,
richiede che le iniziative apostoliche dei cattolici perfezionino sempre più le
forme associate in campo internazionale. Le organizzazioni internazionali
cattoliche raggiungono meglio il proprio fine, se le associazioni che ne fanno
parte e i loro membri sono più intimamente uniti ad esse.
Salvo
il dovuto legame con l'autorità ecclesiastica (31) i laici hanno il diritto di
creare associazioni e guidarle (32), e di aderire a quelle già esistenti.
Occorre tuttavia evitare la dispersione delle forze che si ha allorché si
promuovono nuove associazioni e opere senza motivo sufficiente, o si mantengono
in vita, più del necessario, associazioni o metodi invecchiati; né sarà sempre
opportuno che forme istituite in una nazione vengano portate
indiscriminatamente in altre (33).
Verbale riunione 17 ottobre 2014
Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma
Verbale seduta del:
Consiglio
parrocchiale di AC allargato ai simpatizzanti (venerdì 17 ottobre 2014 ore 20.15).
Ordine
del giorno:
1. Approvazione dei verbali precedenti
2. Pillola formativa
3. Resoconto partecipazione ad
appuntamenti parrocchiali, diocesani e nazionali e gruppi e servizi
4. Organizzazione vendita torte
5. Programmazione e idee
6. Varie ed eventuali
Presenti: Chiara Sancin, Roberta
Lancellotti, Giuliana Jicmon, Marco Santucci, Sara Magliano, Valentina De
Paolis, don Gustavo, don Manfredi De Odorico.
Chiara comunica subito che
Giordana Faucci ha dato le dimissioni dall’incarico di membro del consiglio
parrocchiale di AC perché ha scelto di seguire altre cose in parrocchia seguendo
il giovedì della Parola e avendo anche altri impegni in parrocchia il sabato e
la domenica.
Si sostituisce per acclamazione
la sua presenza con quella di Sara Magliano che faceva parte come membro
cooptato e si decide anche che ogni tanto parteciperà all’incontro anche
Maddalena Gazzetta come membro del gruppo issimi.
L’incontro inizia con un momento
di preghiera: adoro il lunedì.
1.
Approvazione dei verbali precedenti
I verbali vengono approvati all’unanimità.
2.
Pillola formativa
Vista la presenza di mons. Manfredi tutti i
presenti si presentano raccontando la propria storia in parrocchia.
Roberta: racconta di essere venuta in
parrocchia dopo un campo estivo e aver iniziato poi a frequentare il percorso
del gruppo giovani che iniziava proprio quell’anno, che pur seguendo il
percorso AC non prevedeva ancora l’iscrizione all’AC, aver fatto il servizio
del dopocomunione seguendo i testi ACR e poi catechista delle cresime e essere
poi la referente per il gruppo giovanissimi AC (quest’estate sono stati al
campo diocesano circa 10 persone). Negli anni dice di aver partecipato alle
iniziative nazionali del MSAC, dal corso di giornalismo ad altri eventi e aver
quindi approfondito una maggior consapevolezza di adesione all’AC stessa e alla
sua proposta tanto oggi di prestare servizio in consiglio diocesano AC, come
referente per la fascia degli studenti delle scuole superiori e anche a livello
regionale come incaricata regionale MSAC.
Racconta che il gruppo giovanissimi
modificherà il suo orario passando dalle ore 19 alle ore 16.30 per poter poi
offrire anche un servizio di studio insieme. Ovviamente si cercherà di
pubblicizzare l’iniziativa anche se si chiede il sostegno dei sacerdoti della
parrocchia per poter sensibilizzare le famiglie ad una partecipazione a questa
attività.
Roberta ha partecipato al campo diocesano
educatori giovani di settembre e anche a quello unitario.
Marco dice di essere educatore insieme a
Roberta per la fascia giovanissimi AC, ha partecipato al campo educatori
giovani a settembre.
Come percorso sottolinea che si seguono i
testi approvati dalla CEI per la fascia giovanissimi che sono una mediazione
dei catechismi.
Giuliana racconta di aver frequentato anche
lei il gruppo giovani e di aver prestato il servizio sia come catechista delle
comunioni che come dopocomunione ACR che come catechista ora delle cresime.
Negli anni ha maturato la sua partecipazione più responsabile alle iniziative
AC.
Racconta che come gruppo cresime l’anno
scorso hanno partecipato alla carovana della pace e insieme a Valentina hanno
cercato di partecipare alle iniziative formative dell’AC per gli educatori.
Cosa che cercheranno di ripetere quest’anno. Ad esempio dice di aver
partecipato al campo educatori ACR a settembre e a quello unitario.
Sara racconta di essere educatrice per le
comunioni e di aver fatto l’esperienza lo scorso anno con i piccolissimi dalle
suore dell’asilo come iniziativa promossa dell’AC.
Don Manfredi racconta la sua storia offrendo
una panoramica su come era Labaro 50 anni fa e come si è articolata la sua vita
personale nel corso degli anni.
3.
Organizzazione vendita torte
Si decide che la data possibile è 22 e 23
novembre come modo per partecipare alla giornata insieme per gli aspetti
organizzativi ci si mette d’accordo il 21 al consiglio (data in cui si decide
di fare il seguente consiglio parrocchiale di AC)
4.
Programmazione e idee
Per il prossimo consiglio parrocchiale di
AC si richiede a don Manfredi De Odorico di poterci portare la sua
testimonianza su come ha vissuto lui gli anni del Concilio Vaticano II avendo
vissuto nella chiesa del pre concilio e avendo poi operato pastoralmente negli
anni del post concilio. Questo permetterebbe di avere un quadro più chiaro del
momento storico vissuto. Don Manfredi dice che molto volentieri racconterebbe
la sua esperienza basandosi anche sulle fonti principali, rimane ovviamente in
attesa di avere l’ok da parte del parroco. Chiara dice che ricorderà anche a
don Gustavo questa richiesta/esigenza.
Si decide che la prossima
riunione è venerdì 21 ottobre alle ore 20.15, con inizio entro le ore 20.30 per
permettere l’arrivo di Sara e Valentina.
La riunione si chiude alle ore
23.30.
La verbalizzante La
presidente
Valentina De Paolis Chiara
Sancin
lunedì 3 novembre 2014
Convocazione riunione 17 ottobre 2014
Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma
Consiglio
parrocchiale di AC aperto ai
simpatizzanti (venerdì 17 ottobre 2014 ore 20.15)
Ordine del giorno:
1.
Approvazione dei verbali precedenti
2.
Pillola formativa
3.
Resoconto partecipazione ad appuntamenti parrocchiali,
diocesani e nazionali e gruppi e servizi
4.
Organizzazione vendita torte
5.
Programmazione e idee
6.
Varie ed eventuali
Chiara Sancin
Per
riflettere
CAPITOLO
IV - VARI MODI DI APOSTOLATO
Introduzione
15.
I laici possono esercitare l'attività apostolica o individualmente o uniti in
varie comunità e associazioni.
Importanza
e molteplicità dell'apostolato individuale
16.
L'apostolato che ciascuno deve esercitare personalmente, sgorgando in misura
abbondante dalla fonte di una vita veramente cristiana (Gv 4,14), è la prima
forma e la condizione di ogni altro apostolato dei laici, anche di quello
associato ed è insostituibile.
A
tale apostolato, sempre e dovunque proficuo, anzi in certe circostanze l'unico
adatto e possibile, sono chiamati e obbligati tutti i laici, di qualsiasi
condizione, ancorché non abbiano l'occasione o la possibilità di collaborare
nelle associazioni.
Molte
sono le forme di apostolato con cui i laici edificano la Chiesa e santificano
il mondo animandolo in Cristo.
Una
forma particolare di apostolato individuale e segno adattissimo anche ai nostri
tempi a manifestare il Cristo vivente nei suoi fedeli, è la testimonianza di
tutta la vita laicale, promanante dalla fede, dalla speranza e dalla carità.
Con l'apostolato poi della parola, in alcuni casi del tutto necessario, i laici
annunziano Cristo, spiegano e diffondono la sua dottrina secondo la propria
condizione e capacità e fedelmente la professano.
Collaborando
inoltre, come cittadini di questo mondo, in ciò che riguarda la costruzione e
la gestione dell'ordine temporale, i laici devono perseguire nella vita
familiare, professionale, culturale e sociale, alla luce della fede, ancor più
alti motivi dell'agire e, presentandosi l'occasione, farli conoscere agli
altri, consapevoli di rendersi così collaboratori di Dio creatore, redentore e
santificatore e di glorificarlo.
Infine
i laici animino la propria vita con la carità e l'esprimano con le opere,
secondo le proprie possibilità.
Si
ricordino tutti che, con il culto pubblico e la preghiera, con la penitenza e
la spontanea accettazione delle fatiche e delle pene della vita, con cui si
conformano a Cristo sofferente (cfr. 2 Cor 4,10; Col 1,24), essi possono
raggiungere tutti gli uomini e contribuire alla salvezza di tutto il mondo.
L'apostolato
individuale in particolari circostanze
17.
Questo apostolato individuale è di grande necessità e urgenza in quelle regioni
in cui la libertà della Chiesa è gravemente impedita. In tali difficilissime
circostanze i laici, sostituendo come possono i sacerdoti, mettendo in pericolo
la propria libertà e talvolta anche la vita, insegnano la dottrina cristiana a
coloro cui vivono vicino, li formano alla vita religiosa e allo spirito
cattolico, li inducono a ricevere con frequenza i sacramenti e a coltivare la
pietà, soprattutto quella eucaristica (27). Il sacro Concilio, mentre di tutto
cuore ringrazia Dio che anche nella nostra epoca, non manca di suscitare laici
di eroica fortezza in mezzo alle persecuzioni, li abbraccia con paterno affetto
e con riconoscenza.
L'apostolato
individuale ha luogo particolarmente in quelle regioni dove i cattolici sono
pochi e dispersi. Ivi i laici, che solo individualmente possono esercitare
l'apostolato, sia per i motivi suddetti, sia per speciali ragioni derivanti
anche dalla loro attività professionale, opportunamente a tempo e luogo si
radunano insieme in piccoli gruppi per scambiarsi le idee senza alcuna rigida
formula di istituzione od organizzazione, in maniera che questo apparisca
sempre come segno della comunità della Chiesa di fronte agli altri e quale vera
testimonianza di amore. In questo modo, con l'amicizia e lo scambio di
esperienze, aiutandosi a vicenda spiritualmente, si fortificano per superare i
disagi di una vita e di una attività troppo isolate e per produrre frutti
sempre più abbondanti di apostolato.
Iscriviti a:
Post (Atom)