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domenica 12 gennaio 2014

Avviso volantino per carovana della pace

AC - SAN MELCHIADE
Siamo pronti ad invitarvi alla Carovana della Pace dell’ACR Diocesana, che si svolgerà il prossimo 26 Gennaio, nella quale bambini e ragazzi con i loro genitori e nonni, giovanissimi, giovani e adulti sono invitati a sfilare per le strade del centro di Roma, per lanciare un messaggio di pace alla città e, attraverso i telegiornali nazionali, a tutta Italia.
Desideriamo invitare tutti a partecipare a questo momento di festa e di comunione con il nostro Vescovo, il Santo Padre, e con il Cardinale Vicario sua Em.za Rev.ma Agostino Vallini.
L'appuntamento della Carovana della Pace di quest'anno che noi proponiamo è incentrato sull'itinerario formativo che punta sull’esperienza vissuta dai ragazzi nella comunità cristiana ; i ragazzi sono chiamati a comprendere l’importanza di essere fratelli in Cristo attraverso un progetto di solidarietà proposto dall’associazione nazionale.
Lo slogan che accompagna la Carovana della Pace è: “C’è in gioco la PACE!”                        Accolto l’invito a giocare insieme ai coetanei, nel Mese della Pace i ragazzi si impegnano a fare proprio “lo stile” del rispetto di tutti: la gioia cristiana infatti non è un bene personale ma collettivo. Perché il gioco funzioni, è necessario l’impegno di tutti nel rispettare le regole, le persone e l’ambiente. Quando ciò non accade, il gioco non è più divertente per nessuno, nemmeno per chi ha “trasgredito”. Guardando i luoghi ricreativi presenti nel loro territorio, si accorgono delle situazioni di abbandono e di incuria che precludono ad altri la possibilità di godere di quegli ambienti. I ragazzi si impegnano perché tutti comprendano l’importanza del rispetto delle regole per il bene comune.
Informazioni utili:
--L’appuntamento è al centro di Roma Domenica 26 Gennaio 2014.( orario e posto da decidere, per chi vuole ci possiamo incontrare al treno per Flaminio)
-La quota da versare è  di 2 euro per ogni ragazzo e 2 euro per ogni accompagnatore. Termine ultimo per iscrizione e versamento: Domenica 19 Gennaio.
-Il corteo di bambini e ragazzi partirà alle 10.00 da Castel Sant’Angelo. Dopo l’accoglienza, l’animazione e il momento di preghiera la Carovana della Pace si snoderà per Via della Conciliazione, fino a Piazza San Pietro.
- I ragazzi saranno accompagnati nel settore transennato e riceveranno il saluto di S.E. il Cardinal Vicario Agostino Vallini.
- Il Santo Padre Francesco rivolgerà il suo saluto all’ACR e a tutti i ragazzi presenti e, insieme a due ragazzi dell’A.C.R., lancerà dal suo studio due colombe.
-La manifestazione terminerà alle ore 12.45.

Per info rivolgersi a Valentina De Paolis (3476888632) e Giuliana Jicmon (3289197198)

sabato 11 gennaio 2014

Lettera di auguri a tutti

Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma
1 gennaio 2014
Caro amico, catechista, operatore pastorale, responsabile di un gruppo ecclesiale,
con questa lettera vogliamo oltre che farti gli auguri di buon anno, raccontarti anche che cosa abbiamo fatto come Ac in questi anni.
All’inizio di dicembre (8 dicembre festa da oltre un secolo dell’Azione Cattolica per il rinnovo dell’adesione) infatti abbiamo appena rinnovato le responsabilità associative in parrocchia per i prossimi 3 anni e ci sembrava giusto informare la comunità cristiana del percorso fatto e di quello che inizieremo a fare anche per poter costruire, se possibile, delle iniziative comuni, o almeno avere la capacità di conoscere reciprocamente il bene che ognuno fa.
Come è iniziato questo percorso di AC?
E’ nato dall’esigenza di alcuni giovanissimi, che dopo il bel percorso fatto per i giovanissimi e giovani che si affacciavano in parrocchia e con i quali si è cercato di far capire che cosa è la Chiesa, che cosa è un percorso di fede, e che cosa è e significa essere cristiani, hanno voluto costruire e offrire un’esperienza per vivere in modo più organizzato il proprio essere laici all’interno della Chiesa locale. L’Azione Cattolica, attraverso la proposta dei suoi percorsi e delle sue iniziative aiuta proprio a fare questo.
L’AC di San Melchiade ha l’onore di essere sorta in memoria del Cardinal Martini, è stata infatti formalizzata lo stesso giorno in cui il cardinale è morto.
Forse avrete visto il cartellone appeso in parrocchia nel mese di dicembre, in cui proprio con la descrizione di alcuni volti abbiamo cercato di riassumervi il percorso fatto, ma desideriamo sintetizzarvelo.
Quali allora i passi che si sono fatti? Ve ne elenchiamo solo alcuni.
PARTECIPAZIONE AD EVENTI NAZIONALI E DIOCESANI
-       la partecipazione al campo nazionale MSAC (Movimento Studenti di Azione Cattolica) per due anni di seguito
-       la partecipazione al corso di giornalismo MSAC
-       la partecipazione ai campi diocesani unitari
-       la partecipazione alle giornate di formazione unitarie durante l’anno
-       la partecipazione al campo diocesano giovanissimi
-       la partecipazione alla festa diocesana giovanissimi
-       la partecipazione alla carovana della pace (iniziativa che si svolge con tutta la diocesi di Roma l’ultima domenica di gennaio e prevede l’incontro con il Papa all’Angelus)
-       la partecipazione alla fiaccolata in occasione dell’apertura del Concilio in piazza San Pietro
-       la partecipazione alla giornata conclusiva dell’ACR – Azione Cattolica Ragazzi (c’è una festa ogni anno, solitamente il primo sabato di giugno per tutti i bambini dell’ACR)
PROPOSTE FORMATIVE ORGANICHE IN PARROCCHIA
-       il servizio come educatori/animatori/catechisti in parrocchia
-       il gruppo giovanissimi (che si riunisce ogni venerdì alle 19)
-       il dopocomunione
-       il servizio ai piccolissimi presso le suore di via Costantiniana
-       la riunione del consiglio parrocchiale di AC con la pillola formativa che in qualche modo aiuta nella formazione i giovani oltre i 18 anni
-       la festa dell’adesione (ogni 8 dicembre animata dall’AC)
PROPOSTE DI COLLABORAZIONE CON LE ALTRE AGGREGAZIONI IN PARROCCHIA
-       la collaborazione alle iniziative della Caritas parrocchiale (pranzo della solidarietà, banco alimentare) in linea anche con la collaborazione organica proposta a livello unitario dall’AC diocesana e la proposta anche della raccolta di asciugamani e lenzuola da portare alla Caritas diocesana
-        la collaborazione con le altre aggregazioni ecclesiali presenti in parrocchia (buoni rapporti con inviti reciproci con UNITALSI, NEOCATECUMENALI, RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO)
-       la collaborazione con le altre componenti della parrocchia per le iniziative tipo carnevale o altro
-       le proposte di collaborazione con il gruppo famiglie

Gli iscritti all’AC ad oggi sono in 15 tra educatori, giovani, giovanissimi, adulti, tra cui alcuni hanno anche delle responsabilità. Si è infatti anche iniziata a vivere l’esperienza democratica della vita associativa, come vi dicevo abbiamo fatto la prima assemblea parrocchiale e abbiamo eletto i responsabili di AC per il prossimo triennio (rimangono infatti in carica 3 anni) che desideriamo comunicarvi:
Marco Santucci e Roberta Lancellotti (vicepresidenti giovani)
Valentina De Paolis e Giuliana Jicmon (responsabili ACR)
Giordana Faucci e Sara Magliano (membri del consiglio parrocchiale di AC)
Chiara Sancin (Presidente)

Con l’iscrizione all’AC (che è possibile in qualsiasi momento dell’anno rivolgendosi ai responsabili parrocchiali) i soci ricevono a casa un sussidio, un giornale collegato alla loro fascia d’età e la copertura assicurativa per tutte le attività organizzate dall’AC. Alle iniziative possono sempre partecipare tutti, iscritti e simpatizzanti in quanto l’AC per sua natura è a servizio, con la sua identità che non viene mai meno, della parrocchia e della chiesa locale. Di volta in volta, collegialmente tra responsabili associativi in sintonia con gli assistenti, si decide la programmazione più idonea per la realtà presente sul territorio.
Siamo convinti che l’Azione Cattolica non è nostra, ma è dell’intera comunità parrocchiale (lo dice anche la storia stessa dell’AC a livello nazionale oltre 150anni fa), per cui la sua vitalità, il sostegno e il suo futuro, sono una responsabilità di tutta la comunità, perché la sua presenza rappresenta un seme di laicità e di formazione delle coscienze all’interno della parrocchia.
Ringraziamo i nostri sacerdoti, il parroco don Gustavo e l’assistente dei giovani don Rodrigo che stanno accompagnando questa associazione. A loro chiediamo sempre la preghiera per tutti i volti di soci e simpatizzanti che stanno cercando di impegnarsi per una chiesa in cui laici e sacerdoti possano, nel dialogo e nella dialettica sana, crescere e migliorarsi, consapevoli che solo da un confronto può nascere una crescita umana, spirituale e comunionale.
Alcuni di noi incominciano a ringraziare questa esperienza di Chiesa che anche con differenze geografiche sta accompagnando su strade e servizi diversi. Noi crediamo che il volto di Gesù, sia anche il volto di un’associazione, i tanti volti che la compongono, che con semplicità e anche con fatica fanno amare sempre di più la Chiesa, una Chiesa che ha il volto sorridente e sofferente di Gesù e che proprio perché si ama tanto, tante volte ti fa soffrire perché ci tieni molto. Un’associazione che si perde nella storia della Chiesa e in particolare nella storia della Chiesa italiana e che abbraccia tante regioni, tante realtà, tanti periodi.

Per qualsiasi informazione potete rivolgervi a me o ai responsabili che vi ho nominato prima e potete seguire le attività anche sul blog http://acsanmelchiade.blogspot.it, o nello spazio in bacheca della parrocchia (ora ad esempio troverete un manifesto che riguarda la carovana della pace il 26 di gennaio per i bambini e i ragazzi con relativa partecipazione all’Angelus del Papa, per partecipare potete rivolgervi direttamente a Valentina e Giuliana).

Vi ringraziamo per essere arrivati fino alla fine della lettera, buon anno, e speriamo vivamente di poter costruire dei ponti insieme.

Chiara Sancin insieme al Consiglio parrocchiale di AC

(Roberta, Giuliana, Valentina, Marco, Giordana, Sara)

venerdì 10 gennaio 2014

Verbale assemblea parrocchiale di Ac e prima riunione consiglio parrocchiale di AC

VERBALE ASSEMBLEA PARROCCHIALE E PRIMO CONSILGIO PARROCCHIALE DI AC



Durante l’assemblea parrocchiale di S. Melchiade, presieduta da Marco Santucci, svoltasi in data 8 dicembre 2013, si è approvato il documento assembleare e si è proposta una modifica/emendamento al punto c)  di pag 8.
Precisamente si è proposto all’unanimità di aggiungere il seguente paragrafo dopo la parola “universitario” e prima della frase che inizia con “continuare…”.
La modifica puntuale proposta è la seguente:

“A tal proposito proporre la formalizzazione del MSAC (Movimento Studenti di Azione Cattolica) come strumento e occasione per vivere il proprio essere studenti e cristiani di AC, consapevoli e attivi, non solo nel contesto parrocchiale, ma partendo proprio dalle scuole della nostra città per migliorare il nostro Paese”.

Tale modifica/emendamento è stato votato all’unanimità e si è presa coscienza dell’emendamento stesso nella prima riunione del consiglio parrocchiale di AC che ha provveduto alla nomina del Presidente parrocchiale, anch’esso svoltosi in data 8 dicembre 2013.

Inoltre si è data lettura degli eletti al consiglio parrocchiale di AC per i prossimi 3 anni e precisamente:
Roberta Lancellotti
Giuliana Jicmon
Marco Santucci
Valentina de Paolis
Giordana Faucci
Chiara Sancin


Si elegge il presidente: Chiara Sancin.

Inoltre si è deciso che Sara Magliano fa parte di diritto del consiglio parrocchiale di Ac in quanto referente per i piccolissimi ed inoltre a turno potranno partecipare dei giovanissimi tra Maddalena Gazzetta, Tommaso Gazzetta, Giulia de Petrillo per portare la voce dei giovanissimi stessi in consiglio parrocchiale di AC.

All’unanimità si decide di tramutare in lettera la relazione della presidente per poter informare tutta la comunità (catechisti, ecc) del lavoro svolto e cogliere l’occasione per fare gli auguri di buon anno.

Tale verbale viene approvato seduta stante dai presenti.
8 dicembre 2013.


In fede

Chiara Sancin

Presidente parrocchiale S. Melchiade.

Convocazione riunione 10 gennaio 2014

Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma
Consiglio parrocchiale di AC  aperto ai simpatizzanti (venerdì 10 gennaio 2013 ore 20.15).
Ordine del giorno:
1.     lettura e approvazione del verbale della seduta precedente (seduta precedente al consiglio elettivo in quanto il verbale del consiglio elettivo l’abbiamo letto e approvato seduta stante)
2.     Pillola formativa – il messaggio del papa per la pace
3.     Incontro con assistente diocesano e  vicepresidente diocesano AC in visita assembleare
4.     Andamento gruppi e servizi (servizio asciugamani/caritas, supporto al banco alimentare, gruppo giovanissimi, servizio alle cresime, dopocomunione, comunione e piccolissimi)
5.     Appuntamenti diocesani - partecipazione(mese della pace)
6.     varie ed eventuali e proposte di iniziative
Chiara Sancin

CAPITOLO II (Apostolicam Actuositatem)
L'azione caritativa
8. Sebbene ogni esercizio di apostolato nasca e attinga il suo vigore dalla carità, tuttavia alcune opere per natura propria sono atte a diventare vivida espressione della stessa carità; e Cristo Signore volle che esse fossero segni della sua missione messianica (cfr. Mt 11,4-5).

Il più grande dei comandamenti della legge è amare Dio con tutto il cuore e il prossimo come se stessi (cfr. Mt 22,37-40). Cristo ha fatto proprio questo precetto della carità verso il prossimo e lo ha arricchito di un nuovo significato, avendo identificato se stesso con i fratelli come oggetto della carità e dicendo: « Ogni volta che voi avete fatto queste cose ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me » (Mt 25,40). Egli infatti, assumendo la natura umana, ha legato a sé come sua famiglia tutto il genere umano in una solidarietà soprannaturale ed ha stabilito che la carità fosse il distintivo dei suoi discepoli con le parole: «Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni verso gli altri » (Gv 13,35).

La santa Chiesa, come fin dalle sue prime origini, unendo insieme l'«agape» con la cena eucaristica, si manifestava tutta unita nel vincolo della carità attorno a Cristo, così, in ogni tempo, si riconosce da questo contrassegno della carità, e mentre gode delle iniziative altrui, rivendica le opere di carità come suo dovere e diritto inalienabile. Perciò la misericordia verso i poveri e gli infermi con le cosiddette opere caritative e di mutuo aiuto, destinate ad alleviare ogni umano bisogno, sono da essa tenute in particolare onore (13).

Oggi che i mezzi di comunicazione sono divenuti più rapidi, le distanze tra gli uomini quasi eliminate e gli abitanti di tutto il mondo resi membri quasi di una unica famiglia, tali attività ed opere sono divenute molto più urgenti e devono prendere di più le dimensioni dell'universo. L'azione caritativa ora può e deve abbracciare tutti assolutamente gli uomini e tutte quante le necessità. Ovunque vi è chi manca di cibo, di bevanda, di vestito, di casa, di medicine, di lavoro, di istruzione, dei mezzi necessari per condurre una vita veramente umana, ovunque vi è chi afflitto da tribolazioni e da malferma salute, chi soffre l'esilio o il carcere, la carità cristiana deve cercarli e trovarli, consolarli con premurosa cura e sollevarli porgendo loro aiuto. E quest'obbligo si impone prima di tutto ai singoli uomini e popoli che vivono nella prosperità (14).

Affinché tale esercizio di carità possa essere al di sopra di ogni critica e appaia come tale, si consideri nel prossimo l'immagine di Dio secondo cui è stato creato, e Cristo Signore, al quale veramente è donato quanto si dà al bisognoso; si abbia estremamente riguardo della libertà e della dignità della persona che riceve l'aiuto; la purità di intenzione non macchiata da ricerca alcuna della propria utilità o desiderio di dominio (15); siano anzitutto adempiuti gli obblighi di giustizia, perché non avvenga che offra come dono di carità ciò che è già dovuto a titolo di giustizia; si eliminino non soltanto gli effetti ma anche le cause dei mali; l'aiuto sia regolato in t modo che coloro i quali lo ricevono vengano, a poco a poco, liberati dalla dipendenza altrui e diventi sufficienti a se stessi.

I laici dunque abbiano in grande stima e sostengano, nella misura delle proprie forze, le opere caritative e le iniziative di « assistenza sociale », private pubbliche, anche internazionali, con cui si porta aiuto efficace agli individui e ai popoli che si trovano nel bisogno, e in ciò collaborino con tutti gli uomini di buona volontà (16).
Dal catechismo della Chiesa Cattolica
La carità
1822 La carità è la virtù teologale per la quale amiamo Dio sopra ogni cosa per se stesso, e il nostro prossimo come noi stessi per amore di Dio.

1823 Gesù fa della carità il comandamento nuovo.95 Amando i suoi « sino alla fine » (Gv 13,1), egli manifesta l'amore che riceve dal Padre. Amandosi gli uni gli altri, i discepoli imitano l'amore di Gesù, che essi ricevono a loro volta. Per questo Gesù dice: « Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore » (Gv 15,9). E ancora: « Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati » (Gv 15,12).

1824 La carità, frutto dello Spirito e pienezza della Legge, osserva i comandamenti di Dio e del suo Cristo: « Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore » (Gv 15,9-10).96

1825 Cristo è morto per amore verso di noi, quando eravamo ancora « nemici » (Rm 5,10). Il Signore ci chiede di amare come lui, perfino i nostri nemici,97 di farci prossimo del più lontano,98 di amare i bambini99 e i poveri come lui stesso. 100

L'Apostolo san Paolo ha dato un ineguagliabile quadro della carità: « La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta » (1 Cor 13,4-7).

1826 Se non avessi la carità, dice ancora l'Apostolo, « non sono nulla ». E tutto ciò che è privilegio, servizio, perfino virtù... senza la carità, « niente mi giova ». 101 La carità è superiore a tutte le virtù. È la prima delle virtù teologali: « Queste le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità » (1 Cor 13,13).

1827 L'esercizio di tutte le virtù è animato e ispirato dalla carità. Questa è il « vincolo di perfezione » (Col 3,14); è la forma delle virtù; le articola e le ordina tra loro; è sorgente e termine della loro pratica cristiana. La carità garantisce e purifica la nostra capacità umana di amare. La eleva alla perfezione soprannaturale dell'amore divino.

1828 La pratica della vita morale animata dalla carità dà al cristiano la libertà spirituale dei figli di Dio. Egli non sta davanti a Dio come uno schiavo, nel timore servile, né come il mercenario in cerca del salario, ma come un figlio che corrisponde all'amore di colui che « ci ha amati per primo » (1 Gv 4,19):

« O ci allontaniamo dal male per timore del castigo e siamo nella disposizione dello schiavo. O ci lasciamo prendere dall'attrattiva della ricompensa e siamo simili ai mercenari. Oppure è per il bene in se stesso e per l'amore di colui che comanda che noi obbediamo [...] e allora siamo nella disposizione dei figli ». 102

1829 La carità ha come frutti la gioia, la pace e la misericordia; esige la generosità e la correzione fraterna; è benevolenza; suscita la reciprocità, si dimostra sempre disinteressata e benefica; è amicizia e comunione:


« Il compimento di tutte le nostre opere è l'amore. Qui è il nostro fine; per questo noi corriamo, verso questa meta corriamo; quando saremo giunti, vi troveremo riposo ».