Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma
Consiglio
parrocchiale di AC aperto ai
simpatizzanti (venerdì 11 ottobre 2013 ore 20.00).
Ordine del giorno:
1.
lettura e approvazione del verbale della seduta
precedente
2.
Pillola formativa
3.
Racconto dell’esperienza di partecipazione al
campo diocesano di AC
4.
Organizzazione del percorso assembleare come AC
5.
Prime impressioni dai gruppi
6.
varie ed eventuali
Chiara Sancin
CAPITOLO
II (Apostolicam Actuositatem)
Introduzione
5. L'opera della redenzione di Cristo ha per natura sua come fine la
salvezza degli uomini, però abbraccia pure il rinnovamento di tutto l'ordine
temporale. Di conseguenza la missione della Chiesa non mira soltanto a portare
il messaggio di Cristo e la sua grazia agli uomini, ma anche ad animare e
perfezionare l'ordine temporale con lo spirito evangelico. I laici, dunque,
svolgendo tale missione della Chiesa, esercitano il loro apostolato nella
Chiesa e nel mondo, nell'ordine spirituale e in quello temporale. Questi ordini,
sebbene siano distinti, tuttavia sono così legati nell'unico disegno divino,
che Dio stesso intende ricapitolare in Cristo tutto il mondo per formare una
creazione nuova: in modo iniziale sulla terra, in modo perfetto alla fine del
tempo. Nell'uno e nell'altro ordine il laico, che è simultaneamente membro del
popolo di Dio e della città degli uomini, deve continuamente farsi guidare
dalla sua unica coscienza cristiana.
L'apostolato di evangelizzazione e di santificazione
6. La missione della Chiesa ha come scopo la salvezza degli uomini, che
si raggiunge con la fede in Cristo e con la sua grazia. Perciò l'apostolato
della Chiesa e di tutti i suoi membri è diretto prima di tutto a manifestare al
mondo il messaggio di Cristo con la parola e i fatti e a comunicare la sua
grazia. Ciò viene effettuato soprattutto con il ministero della parola e dei
sacramenti, affidato in modo speciale al clero, nel quale anche i laici hanno
la loro parte molto importante da compiere « per essere anch'essi cooperatori
della verità » (3 Gv 8). È specialmente in questo ordine che
l'apostolato dei laici e il ministero pastorale si completano a vicenda.
Molte sono le occasioni che si presentano ai laici per esercitare
l'apostolato dell'evangelizzazione e della santificazione. La stessa
testimonianza della vita cristiana e le opere buone compiute con spirito
soprannaturale hanno la forza di attirare gli uomini alla fede e a Dio; il
Signore dice infatti: « Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini in
modo che vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre vostro che è nei
cieli» (Mt 5,16).
Tuttavia tale apostolato non consiste soltanto nella testimonianza della
vita; il vero apostolo cerca le occasioni per annunziare Cristo con la parola
sia ai non credenti per condurli alla fede, sia ai fedeli per istruirli,
confermarli ed indurli ad una vita più fervente; « poiché l'amore di Cristo ci
sospinge » (2 Cor 5,14) e nel cuore di tutti devono echeggiare le parole
dell'Apostolo: «Guai a me se non annunciassi il Vangelo » (1 Cor 9,16)
(11).
Siccome m
questo nostro tempo nascono nuove questioni e si diffondono gravissimi errori
che cercano di abbattere dalle fondamenta la religione, l'ordine morale e la
stessa società umana, questo sacro Concilio esorta vivamente tutti i laici,
perché secondo la misura dei loro talenti e della loro formazione dottrinale, e
seguendo il pensiero della Chiesa, adempiano con diligenza anche maggiore la
parte loro spettante nell'enucleare, difendere e rettamente applicare i
principi cristiani ai problemi attuali.
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