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giovedì 21 febbraio 2013

Convocazione riunione 16 novembre 2012


Azione Cattolica Italiana
Parrocchia San Melchiade
Roma




Consiglio parrocchiale di AC allargato ai simpatizzanti (venerdì 16 novembre 2012 ore 20.15).


Ordine del giorno:
1.     lettura e approvazione del verbale della seduta precedente
2.     Pillola formativa sul Concilio Vaticano II (dal decreto sull’apostolato dei laici)
3.     racconto della partecipazione alla scuola di formazione diocesana
4.     presentazione della programmazione delle riunioni per tutto l’anno dei gruppi ACR/dopocomunione/giovanissimi (da parte dei singoli educatori, arrivare con il planning dell’anno)
5.     modalità di partecipazione/collaborazione con iniziative esterne
6.     la presentazione dell’Ac per il cardinal A. Vallini
7.     adesione e festa dell’adesione
8.     evidenziazione di alcune criticità
9.     varie ed eventuali

Chiara Sancin



Queste forme di apostolato, si chiamino esse Azione cattolica o con altro nome, esercitano oggi un apostolato prezioso. Esse sono costituite dal concorso delle seguenti note caratteristiche prese tutte insieme:
a) Fine immediato di tali organizzazioni è il fine apostolico della Chiesa, cioè l'evangelizzazione e la santificazione degli uomini e la formazione cristiana della loro coscienza, in modo che riescano ad impregnare dello spirito evangelico le varie comunità e i vari ambienti.
b) I laici, collaborando con la gerarchia secondo il modo loro proprio, portano la loro esperienza e assumono la loro responsabilità nel dirigere tali organizzazioni, nel ponderare le circostanze in cui si deve esercitare l'azione pastorale della Chiesa e nella elaborazione ed esecuzione del loro programma di azione.
c) I laici agiscono uniti a guisa di corpo organico, affinché sia meglio espressa la comunità della Chiesa e l'apostolato riesca più efficace.
d) Questi laici, sia che si offrano spontaneamente, o siano invitati all'azione e alla cooperazione diretta con l'apostolato gerarchico, agiscono sotto la superiore direzione della gerarchia medesima, la quale può sancire tale cooperazione anche per mezzo di un « mandato » esplicito.
Le organizzazioni in cui, a giudizio della gerarchia, si trovano tutte insieme queste note, si devono ritenere Azione cattolica, anche se, per esigenze di luoghi e di popoli, prendono varie forme e nomi. Il sacro Concilio raccomanda vivamente queste istituzioni, che certamente in molti paesi rispondono alle necessità dell'apostolato della Chiesa; invita i sacerdoti e i laici che lavorano in esse a tradurre sempre più in atto le note sopra ricordate e a cooperare sempre fraternamente nella Chiesa con tutte le altre forme di apostolato.
(dal Concilio Vaticano II, Decreto sull’apostolato dei laici Apostolicam Actousitatem)

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